Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



sabato 24 settembre 2011

Agape di settembre, Ristorante Perbellini, Isola Rizza (VR)

Come ogni attività nobile e che si voglia far rispettare anche quella della Confraternita si interrompe nei mesi estivi di luglio ed agosto per riprendere, implacabilmente, a settembre.

Ed eccoci, quindi, a raccontare dove ci ha condotti il nostro pullman in un'afosa notte di settembre.

L'Agape è stata imbandita presso uno dei più importanti Ristoranti Italiani cioè quel Perbellini, ad Isola Rizza, dove per ben tre volte su tre la qualità della cucina e del servizio avevano "obbligato" i Confratelli ad omaggiare il Ristorante del Gran Clangor.

Ma veniamo alla fredda cronaca: l'aperitivo si presentava come un insieme di assaggini composti da ravioli farciti di latte su porri, tartufo nero e ricci di mare e, accanto, pollo, menta e caviale. Mentre il primo assaggino era un'anticipazione dei sapori che avremmo gustato nella serata, il secondo riposava il palato con il gusto delicato del pollo e rinfrescante della menta. Questo piatto era accompagnato da un Champagne Brut "PUR" Pol Roger considerato dal sottoscritto Gran Maestro d'Anfora e, soprattutto, dagli altri commensali, adeguato al piatto.

Andiamo oltre: wafer di sesamo con tartare di branzino, caprino all'erba cipollina e sensazione di liquerizia ed a seguire spaghetti freddi in insalata di seppie e basilico, gamberi marinati e profumo di lime. Entrambi i piatti avevano nei sapori dell'estate la loro caratteristica ma nel mio personalissimo cartellino (cit. Rino Tommasi) gli spaghetti freddi sono stati il miglior piatto della cena. Un piatto che da solo avrebbe fatto serata.

Entrambi i piatti venivano accompagnati da un Riesling Trocken 2009 Donnhoff. Anche in questo caso il Gran Maestro d'Anfora portava a casa, immeritatamente, il plauso dei Confratelli per la bontà dell scelta.

Scampo battuto, maialino croccante e sorbetto alla senape seguito da ravioli farciti di zuppa "allo scoglio" con insalata di calamari, tartufi di mare ed olive taggiasche. Sorprendentemente equilibrato il primo piatto in cui si sposava scampo e maialino mentre più saporito e vacanziero il secondo. Questi piatti venivano accompagnati da un Fiano d'Avellino DOCG 2008 Guido Marsella. E qui vengono le note dolenti: il clima religioso che aveva contraddistinto l'Agape veniva interrotto dai commenti sarcastici e critici dei Confratelli: il vino non era all'altezza!Male il vino e male il sottoscritto resposnsabile della scelta. Sic transit gloria mundi.

A questo punto non eravamo che alla fine del primo tempo ma l'entusiasmo generale non scemava e, alla ripresa delle ostilità, le nostre aspettative venivano premiate ed, infatti: animelle di vitello e gamberi di sicilia dorati al profumo di noce moscata e vinaigrette di cipollotto seguito da controfiletto d'agnello, mele verdi, aglio e pistacchio di Bronte ed, infine, uno dei cavalli da battaglia di Perbellini: Porca l'Oca ! Rischiando di essere ripetitivo non posso che ricordare quei piatti come ... perfetti. Ovviamente nel mentre il vino era mutato e si era visto l'ingresso di due bottiglie che si sarebbero fronteggiate: da una parte un Pinot Nero 2007 Marchesi Pancrazi e dall'altra un Bourgogne Rouge 2006 Meò-Camuzet. Non vorrei sembrare più patriota di quel che sono ma è stato uno scontro impari sin da subito. I Confratelli più esperti hanno sottolineato che in realta si erano andati a sfidare due vini dal peso diverso e che la vittoria del nostro rappresentante era scontata. Un Moscato d'Asti "Bricco Quaglia" 2010 La Spinetta rinfrescava i nostri palati ed accompganava la piccola (solo di nome) pasticceria e l'imperiale soufflè al limone con sorbetto di pesca e profumo di basilico che chiudevano la serata.

A questo punto, inevitabilmente, ciò che all'inizio serata era una premonizione e che nel corso della cena era diventata una certezza veniva ad avere i crismi dell'ufficialità grazie alle parole rivolte dal Simpiosarca a Giancarlo Perbellini : " ... può gentilemnte portare ad ogni commensale un cucchiaio ed una forchetta ...". La eco del Gran Clangor di forchetta su cucchiaio aveva come sfondo i visi giovani, puliti e gioiosi delle ragazze e dei ragazzi della Brigata di cucina e questo, almeno per chi scrive, non era una soddisfazione minore di aver gustato le delizie del grande Giancarlo Perbellini.


Ristorante Perbellini

Via Muselle, 130

37050 Isola Rizza (VR)

tel. 045.7135352

ristorante@perbellini .com

2 commenti:

  1. Allora Uliassi-Perbellini 4-4.....si va ai rigori?
    E'stato un peccato perdermi un Gran Clangor, ma nello stesso momento ero a deliziarmi il palato in un nuovo stellato della Capitale di cui potete leggere qui sul blog le mie impressioni.....
    Vorrei spezzare una lancia in favore del Gran Maestro d'Anfora in quanto anch'io ritengo Guido Marsella uno dei migliori artefici del Fiano, forse l'acidità che contraddistingue i suoi vini da giovani, una caratteristica che promette grande longevità, o forse una bottiglia non all'altezza, possono aver indotto alcuni Confratelli a dubitare delle scelte del Gran Maestro d'Anfora....
    Alla prossima Agape......

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  2. Buonasera Gran Maestro.
    Sono casualmente capitato su questa pagina internet durante un fruttifero navigare alla ricerca di articoli riguardanti il Ristorante Perbellini. A mano a mano che leggevo mi sono accorto di qualcosa...qualcosa non lontano dalla sensazione di déjà-vu. Continuando a leggere mi sono reso conto di conoscere alla perfezione il menù sopra descritto, ma la conferma si è fatta trovare solo nell'ultimo paragrafo; in particolare tengo a citare la frase "La eco del Gran Clangor di forchetta su cucchiaio aveva come sfondo i visi giovani, puliti e gioiosi delle ragazze e dei ragazzi della Brigata di cucina e questo, almeno per chi scrive, non era una soddisfazione minore di aver gustato le delizie del grande Giancarlo Perbellini."
    Parole che mi rendono pieno di orgoglio essendo io uno di quei "visi giovani, puliti e gioiosi" di cui avete parlato.
    Ricevere la vostra approvazione per mezzo del Gran Clangor è stata un'esperienza indimenticabile, un sonoro omaggio per tutto il lavoro che quotidiatamente si compie in cucina.
    Desidero quindi ringraziarvi anche a nome degli altri ragazzi della Brigata.
    Cordiali saluti
    Paolo Tomati

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