Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



domenica 12 ottobre 2014

Agape di Settembre, Ristorante Marconi, Sasso marconi (BO)


Agape di Settembre: finalmente a casa. 
Dopo un assenza durata diversi mesi, in cui il nostro peregrinare ci ha portato persino oltralpe, come il figliol prodigo anche noi ritorniamo a casa, dai nostri anfitrioni per eccellenza, i fratelli Aurora e Massimo Mazzucchelli.
La pausa estiva probabilmente ha alimentato lo spirito fraterno per cui la partecipazione a questa Agape, anche in funzione di due ospiti, è stata particolarmente numerosa: fortunatamente la scelta del capitolo nel nominare come simposiarca della serata un Confratello notoriamente magnanimo ha limitato il numero dei guidrigildi inflitti agli inadempienti e ai loro ospiti presenti.
Piaciuta assai la bottiglia con cui il Maestro d'Anfora ha deciso di aprire l'Agape, il Franciacorta dosaggio zero di Arcari e Danesi, uno dei calici più interessanti in questo momento della Franciacorta. Una nota di merito anche al neo acquisto in sala del Marconi, la sommelier Lisa Foletti, che ha professionalmente coadiuvato Massimo durante tutta la conduzione della serata.


Cominciamo con un primo amuse bouche in cui troviamo, dal basso, un crostino di farro con riduzione di pollastra e rosmarino bruciato, una crema di zucca con cioccolato di Claudio Corallo e fior di sale ed infine una polpettina tradizionale di carne.


A seguire, un secondo benvenuto dalla cucina con le carte in regola per la promozione a vero e proprio antipasto, lumache al basilico con pane al limone
Capita, durante le prove che il nostro Credenziere effettua per imbandire i nostri menu, di imbattersi in amuse bouche talmente intriganti che vengono elevati al rango di antipasto, e così è stato per questo piatto: sgombro con mela e rapanello marinato


 La grassa sapidità dello sgombro crudo duetta con la dolce acidità della mela e del rapanello marinato: sarebbe stato un delitto relegare questo piatto delizioso solo al ruolo di amuse bouche.
La seconda portata del nostro menu prevede una pasta ripiena: Pasta fresca con coniglio, ortaggi e olive


questo piatto, tipicamente mediterraneo, ha trovato un intrigante abbinamento con un Riesling della Mosella, il Kabinett Trocken 2007 di S. A. Prum, dal naso oltremodo affascinante ma dal sorso fin troppo sottile.


Cipolla, spezie, crema di galletto e salvia: nuova proposta di Aurora, inserita nel crescendo del menu come piatto di mezzo, dai profumi intensi e dal particolare gusto dolce-amaro. In abbinamento un rosso biodinamico dalla Loira, il Grolleau Clau de Nell 2005 di Leflaive, da un vitigno poco conosciuto (il grolleau appunto) un rosso teso e vibrante, speziato e non troppo alcolico, che fa della bevibilità la sua arma migliore.
Sempre abbinato al Grolleau anche la portata seguente: Pollastra, patata e geranio 



Piatto interessante in cui la grassa croccantezza della pelle viene alleggerita dalle morbide patate profumate al geranio.
Assai gradito da tutti i commensali, ed insieme allo sgombro probabilmente piatto della serata, questo piatto dalle note mascoline in cui viene sublimata la testa dell'agnello, Agnello: lingua, guancia e cevella.



In abbinamento il Maestro d'Anfora ci propone il Vita Grama 2000 di Casa Caterina, un classico taglio bordolese (Cab franc, merlot, cab sauv) dell'azienda franciacortina di Aurelio Del Bono che tante volte è stata presente nelle nostre Agapi con i suoi eccellenti metodi classici. Questo rosso si mantiene sulla linea del rosso precedente: snello, dall'alcool contenuto, ancora sostenuto da una bella spalla acida nonstante i 14 anni, dai profumi di frutti rossi maturi (prugna e ciliege), cala in bocca perdendo slancio e svanendo velocemente. Personalmente il vino meno convincente della serata.
Dopo un piatto dai sapori intensi resettiamo il palato con un sorbetto al frutto della passione con crumble di nocciola che precede il dessert vero e proprio


Biancomangiare alla mandorla con composta di cachi e pepe di Sichuan, note piuttosto dolci e tipicamente autunnali, in abbinamento una deliziosa Malvasia delle Lipari 2012 di Paola Lanteri.
In conclusione, una piacevolissima e tranquilla serata in cui la cucina di Aurora si è confermata come la realtà più interessante di Bologna e dintorni, presentando alcuni nuovi piatti dai gusti più decisi (penso allo sgombro, alla cipolla ed all'agnello) seppur perfettamente equilibrati.
In Ottobre, stagione di miceti e tuberi pregiati, ci attenderà una trasferta nell'alto Parmense da Stefano Numanti, anfitrione del Castello di Varano de' Melegari che già lo scorso anno ci deliziò con un'Agape superlativa. 




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