Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



domenica 30 novembre 2014

Agape di Novembre. Trattoria I due Platani, Coloreto (PR)



Agape di Novembre: i tortelli di erbette più buoni del mondo.

Lo scorso anno lo avevamo ipotizzato (resoconto qui). Ad un anno di distanza è arrivata la conferma: esistono tanti ristoranti che si cimentano in sublimi paste ripiene, ma ai due Platani di Coloreto si mangiano i migliori tortelli del mondo, punto. In questo momento la cucina è nelle mani di Gianpietro Stancari, che attualmente ha rilevato il testimone da Matteo Ugolotti: entrambi possono vantare lunghi trascorsi alla corte dei fratelli Tamani all'Ambasciata di Quistello, uno dei templi della cucina tradizionale. Sarà per questo motivo che i piatti che escono dalla cucina dei due Platani rasentano la perfezione stilistica della tradizione, ponendo questo locale nel ristretto novero di trattorie (tra virgolette...) che veramente valgono il viaggio. 
Tantopiù che noi, come al solito, il viaggio ce lo siamo tranquillamente goduto sul nostro pulmino salva patenti...
Ad accoglierci il preparatissimo Giancarlo Tavani, giovane maestro di sala che ha dalla sua una grande esperienza, un'innata accoglienza ed una cantina da far invidia a tanti stellati.
Torta fritta e spalletta cruda 24 mesi di Anselmo Bocchi da Fornovo, tanto per mettere subito le carte in tavola: tradizione e territorio. A questa prima mossa del nostro Credenziere il Maestro d'Anfora risponde con il Franciacorta Rosé, Colline della Stella, di Andrea Arici, per me una delle migliori espressioni in rosa della Franciacorta. 



A seguire, sempre con il rosé di Arici, il classico piatto da gamella: i tortelli di erbette con burro e parmigiano (foto di apertura).
La presenza fissa di una sfoglina in cucina permette di avere una sfoglia appena tirata, elastica al punto di non rompersi in cottura anche in spessori micrometrici: ai Due Platani viene ridefinito il concetto di sfoglia sottile.
E poi tartufo come se piovesse. Il nostro Credenziere, imbastendo il menu per quest'Agape autunnale, ha previsto una nutrita sequenza di piatti impreziositi dal tartufo bianco, complice anche una stagione particolarmente favorevole con prezzi accessibili.
Si comincia con Uovo alla Benedict e tartufo bianco.



A questo piatto il nostro Maestro d'Anfora, rispolverando uno spirito rossista, abbina un gradevole Borgogna base, il Pinot Noir Vielles Vignes 2012 di Roche de Bellene (probabilmente un suo vino del cuore, considerando il fatto che ci ha proposto anche l'annata 2011 durante la scorsa Agape).
A seguire un intermezzo fuori menu: Tortello di zucca con cacao e tartufo bianco



Gradevole, anche se nello stesso piatto tre componenti aromatiche importanti (cacao, zucca e tartufo) rischiano di annullarsi a vicenda. 
Sempre lo stesso Pinot nero Borgognone anche sul piatto seguente: Capunsei burro fuso, parmigiano e tartufo bianco.



Da non confondere con i tradizionali Casunzei ampezzani, i capunsei sono una variante parmense dei passatelli Bolognesi, di diversa forma ma con lo stesso impasto (uova, pane grattugiato e parmigiano reggiano): ca va sans dire che l'abbinamento di questo piatto col tartufo, il tutto accompagnato dal Pinot nero, delizia il palato e ci rende orgogliosi di appartenere a questo sodalizio gastronomico che ha il suo scopo principale nella sublimazione del palato.
Sempre su alti livelli anche il proseguio: Petto di faraona ripieno di foie gras e tartufo bianco (...e pancetta nappata del suo fondo accompagnata da patate stufate)



Su questa portata il nostro valente Maestro d'Anfora è ricorso ad un'interessante Barbera piemontese, la Castellania 2010, prodotta da Marina Coppi, figlia dell'indimenticabile Campionissimo, nella sua azienda sui Colli Tortonesi.
Tartufo anche nel dessert: Spugna al tartufo bianco con mousse di nocciole del Piemonte e salsa al fondente



Molto buono, dolce ma non stucchevole, abbinato ad un moscato spumante da uve surmature, il Regina di Felicità di Cascina Baricchi, vino buonissimo dall'etichetta inguardabile...



E per finire, vista la celeberrima capienza gastrica di diversi Confratelli, un bel giro di gelato alla crema appena mantecato accompagnato da zabaione caldo al paiolo.
Lo scorso anno ai Due Platani venne attribuito un Gran Clangor forse inaspettato, parliamo pur sempre di una Trattoria, e quest'anno, scevri dall'effetto sorpresa quindi con alte aspettative, non possiamo che riconfermare il nostro massimo riconoscimento applaudendo col tintinnio delle forchette sui cucchiai sia la brigata di cucina che quella di sala per il livello delle portate servite e per la perfetta messa in opera del menu impostato dalla nostra coppia di cucina.





AI DUE PLATANI

104/A, Via Budellungo - 43100 Parma (PR)

tel: 0521 645626,0521 644787







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