Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



giovedì 23 aprile 2015

Agape di Aprile, Ristorante Piazza Duomo, Alba (CN)



Agape di Aprile: non plus ultra...

Ci sono giorni che rimangono impressi nella storia. E nella storia della Confraternita ci sono Agapi che saranno ricordate negli anni a venire. Tante volte ho sentito narrare la famosa Agape di Sauternes da Pinchiorri, invidiando gli allora presenti. E come dimenticare il bellissimo pranzo al Gambero Rosso di San Vincenzo, in cui digerimmo volentieri anche le contravvenzioni che lasciammo sugli autovelox della Fi-Pi-Li (erano i tempi eroici in cui ci spostavamo ancora con i nostri mezzi...). E una memorabile, incredibile Agape di caccia che anni fa trascorremmo da Mauro Uliassi.
Negli anni a venire i dodici fortunati partecipanti a quest'Agape racconteranno ancora di quel pranzo ad Alba, accolti da una serie fantasmagorica di amuse bouche: quattro bottiglie di Casa Caterina già prosciugate ancor prima di cominciare il menu vero e proprio, in abbinamento ad una sequenza di oltre un'ora di sorprendenti ed inattesi benvenuti dalla cucina di Enrico Crippa, con un computo finale di 22 bottiglie lasciate sul campo degli abbinamenti ispirati dal geniale sommelier, e grande persona di sala, Vincenzo Donatiello.
Ma, come al solito, cominciamo il nostro racconto dall'inizio...
La partenza, prudentemente fissata ad un orario antelucano in funzione della velocità del pulmino limitata a 100 Km/h, ci permette di arrivare ad Alba con largo anticipo sull'orario previsto, per cui niente di meglio che fare qualche acquisto in una fornitissima enoteca del centro, sfuggendo così all'affollatissimo mercato che al Sabato mattina riempie le vie centrali di Alba.
Poi, con puntualità svizzera dettata sia dalla fame che soprattutto dalle aspettative di chi non aveva ancora varcato questa soglia, ci sediamo al tavolo imperiale nella saletta del Ristorante Piazza Duomo.
E qui potrebbe cominciare una sequenza, a tratti forse noiosa, di superlativi e di parole come genialità, maestria, precisione... 
Lasciamo che siano invece le immagini a trasmettere le sensazioni...

Pronti, ai posti, via...




Spugna di bietola e polvere di cappero

Finte olive, sfoglie con panna affumicata e aringa e con mandorla e acciuga
 
Cannoli di sgombro e olive nere
Gingerino e foie gras

Cavoletto di Bruxelles fermentato con senape

Ficoide con limone al sale


Nessun commento a questa prima serie di piatti, se non che la genialià risiede anche nella sublimazione di un semplice cavoletto. Comunque, giunti a questo punto, il nostro menu doveva ancora cominciare...

Abbandoniamo la Cuvée 60 di Casa Caterina per il Gavi Marne Bianco 2013, da bere "con il naso" in funzione dei bellissimi profumi, che si ritrovano poi nel primo piatto del menu...

Verdure stagionate

E a seguire...


Insalata 21...31...41...51

I numeri indicano gli ingredienti che possono comporre l'insalata, cambiati giornalmente seguendo l'andamento stagionale e raccolti tutte le mattine nell'orto del ristorante. Cialda croccante ed infuso di miso completano questo sorprendente piatto.



Merluzzo e mandorle
Asparagi e olio

Affascinante l'abbinamento di questi due piatti con il Jura Savagnin 2010 di Tissot.
Manca, colpevolmente, la fotografia del piatto successivo, Crema di patate e Lapsang Souchong, che abbiamo abbinato all'Oestricher Lenchsen Spatlase 2004 di PJ Kuhn.

Filetto al pepe verde

Omaggio di Crippa ad un' icona degli anni 80: succulento e goloso, viene abbinato ad un moscato rosa vinificato secco, il Rosantico di Bressan (chapeau per l'abbinamento). Da notare il colore della ceramica, pensato per esaltare la coreografia del piatto.


Riso rosa e gamberi

Piatto proposto già da qualche anno sulle tavole di Piazza Duomo e che si appresta a diventare un classico della cucina di Enrico Crippa: riso carnaroli mantecato al burro di rose con riduzione di barbabietola rossa, gamberi appena scottati ricoperti di fiori freschi... A questi livelli non è possibile parlare di piatto da gamella, perchè in realtà lo sono tutti... Però, credo che i ricordi migliori di quest'Agape, ovvero i primi piatti ad essere ricordati, saranno il filetto al pepe verde e questo magnifico risotto.
Anche in questo caso abbinamento assolutamente non banale con un rosso della Maremma agile e scattante, l'Alicante 2012 di Ampelaia.


Agnello e camomilla
Divertente, e didattico, il gioco proposto da Vincenzo con l'abbinamento su questo piatto (eccellente, ca va sans dire): due rossi, notevoli a dir poco, entrambi dell'annata 2000, serviti dentro i decanter e quindi alla cieca. 
Se il secondo era netta borgogna, più d'uno di noi, compreso il sottoscritto, ha avuto difficoltà ad individuare il primo, il cui colore piuttosto carico, con riflessi ancora sul rubino, mascherava l'origine langarola.

2000 vs. 2000


Liquirizia


Arriviamo al dessert dopo quasi cinque ore volate fra effetti speciali, colpi di genio e perfezione, sia nel piatto che in sala, il cui cronometrico servizio non ha ceduto nemmeno un attimo alla lunga distanza di quest'Agape.
Alla fine, ovviamente Gran Clangor.
E se tutti i Gran Clangor sono meritati, questo è il caso in cui, forse, alcuni sono più meritati di altri.
Grazie Enrico e Vincenzo per la magnifica esperienza.













Alla prossima... In terra di Romagna.







Ristorante Piazza Duomo
Piazza Risorgimento, 4  Alba (CN)























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